Calendario Liturgico Regionale Siciliano

 

Ciclo Festivo C - Ciclo Feriale Dispari

Colore :Bianco

  • II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia
  • Domeniche di Quaresima e di Pasqua
  • Messa propria, Gloria, seq. facoltativa, Credo, P.E. con Pref. e parti proprie di Pasqua. Al congedo si aggiunge un duplice Alleluia (fino a stasera)
  • Letture : At 5,12-16: Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne.
    Salmo 117: Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
    Ap 1,9-11.12-13.17-19: Ero morto, ma ora vivo per sempre.
    Vangelo Gv 20,19-31: Otto giorni dopo venne Gesù.
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    Prima lettura

    At 5,12-16

    Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne.


    Dagli Atti degli Apostoli

    Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.
    Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
    Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.

    Parola di Dio

    Salmo responsoriale

    Salmo 117

    Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

    R
    Dica Israele:
    «Il suo amore è per sempre».
    Dica la casa di Aronne:
    «Il suo amore è per sempre».
    Dicano quelli che temono il Signore:
    «Il suo amore è per sempre».
    R
    La pietra scartata dai costruttori
    è divenuta la pietra d’angolo.
    Questo è stato fatto dal Signore:
    una meraviglia ai nostri occhi.
    Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
    rallegriamoci in esso ed esultiamo!
    R
    Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
    Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
    Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
    Vi benediciamo dalla casa del Signore.
    Il Signore è Dio, egli ci illumina.
    R

    Seconda lettura

    Ap 1,9-11.12-13.17-19

    Ero morto, ma ora vivo per sempre.


    Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

    Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.
    Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese».
    Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro.
    Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito».

    Parola di Dio



    Sequenza [Facoltativa]


    Alla vittima pasquale,
    s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
    L’Agnello ha redento il suo gregge,
    l’Innocente ha riconciliato
    noi peccatori col Padre.

    Morte e Vita si sono affrontate
    in un prodigioso duello.
    Il Signore della vita era morto;
    ma ora, vivo, trionfa.

    «Raccontaci, Maria:
    che hai visto sulla via?».
    «La tomba del Cristo vivente,
    la gloria del Cristo risorto,
    e gli angeli suoi testimoni,
    il sudario e le sue vesti.
    Cristo, mia speranza, è risorto:
    precede i suoi in Galilea».

    Sì, ne siamo certi:
    Cristo è davvero risorto.
    Tu, Re vittorioso,
    abbi pietà di noi.

    Canto al Vangelo (Gv 20,29)


    Alleluia, alleluia.

    Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!

    Alleluia.


    Vangelo

    Gv 20,19-31

    Otto giorni dopo venne Gesù.


    + Dal Vangelo secondo Giovanni

    La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
    Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
    Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

    Parola del Signore

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