Calendario Liturgico Regionale Siciliano

 

Ciclo Festivo A - Ciclo Feriale Dispari

Colore :Verde

  • Domenica della II settimana del Tempo Ordinario
  • Domeniche del Tempo Ordinario
  • Messa propria (pag.264), Gloria, Credo, pref. delle domeniche del Tempo Ordinario
  • Letture : 1Sam 3,3-10.19: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.
    Salmo 39: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
    1Cor 6,13-15.17-20: I vostri corpi sono membra di Cristo
    Vangelo Gv 1,35-42: Videro dove dimorava e rimasero con lui.
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    Prima lettura

    1Sam 3,3-10.19

    Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.


    Dal primo libro di Samuèle

    In quei giorni, Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio.
    Allora il Signore chiamò: «Samuèle!» ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire.
    Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuèle!»; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuèle fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore.
    Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”». Samuèle andò a dormire al suo posto.
    Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuéle, Samuéle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta».
    Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.

    Parola di Dio

    Salmo responsoriale

    Salmo 39

    Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

    R

    Ho sperato, ho sperato nel Signore,
    ed egli su di me si è chinato,
    ha dato ascolto al mio grido.
    Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
    una lode al nostro Dio.

    R

    Sacrificio e offerta non gradisci,
    gli orecchi mi hai aperto,
    non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
    Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

    R

    «Nel rotolo del libro su di me è scritto
    di fare la tua volontà:
    mio Dio, questo io desidero;
    la tua legge è nel mio intimo».

    R

    Ho annunciato la tua giustizia
    nella grande assemblea;
    vedi: non tengo chiuse le labbra,
    Signore, tu lo sai.

    R



    Seconda lettura

    1Cor 6,13-15.17-20

    I vostri corpi sono membra di Cristo.


    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

    Fratelli, il corpo non è per l’impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
    Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dall’impurità! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impurità, pecca contro il proprio corpo.
    Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!

    Parola di Dio


    Canto al Vangelo (Gv 1,41.17b)


    Alleluia, alleluia.

    «Abbiamo trovato il Messia»: la grazia e la verità vennero per mezzo di lui.

    Alleluia.


    Vangelo

    Gv 1,35-42

    Videro dove dimorava e rimasero con lui.


    + Dal Vangelo secondo Giovanni

    In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
    Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
    Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

    Parola del Signore

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